giovedì 29 novembre 2012

domenica 30 ottobre 2011

TUTTA COLPA DEL CLIMA?

Cosa Sta succedendo?
Se facciamo una ricerca approfondita su internet,vediamo che da sessant'anni sino ad  oggi  le alluvioni nel nostro territorio sono aumentate in modo preoccupante ,con un'incidenza tragica  nell'ultimo decennio,fino ad arrivare ad  intervalli di tempo di mesi, se non addirittura di settimane negli ultimi 2-3 anni.Con la differenza che,il  dissesto idrogeologico del territorio,dove piovono vere e proprie bombe d'acqua gioca un ruolo fondamentale nel tramutare le alluvioni in tragedia.
Per quanto concerne le precipitazioni,quelle sono nettamente aumentate grazie al coinvolgimento umano con sperimentazioni di geoingegneria-climatica-militare a livello mondiale e locale:
-POSSEDERE IL CLIMA 2025:

DEGRADO forze nemicheMIGLIORARE forze amiche
Precipitazioni ValorizzazionePrecipitazioni evitare
- Linee Flood di comunicazione- Mantenere / migliorare la LOC
- Ridurre PGM / Recce Efficacia- Mantenere la visibilità
- Comfort Livello Diminuzione / Morale- Mantenere il livello di comfort / Morale
Tempesta ValorizzazioneModifica tempesta
- Nega operazioni- Scegli Ambiente Battlespace
Precipitazioni DenialSpazio Meteo
- Nega acqua dolce- Migliorare l'affidabilità di comunicazione
- Indurre Siccità- Trasmissioni Enemy Intercept
Spazio Meteo- Rivitalizzare le attività spaziali
- Disturbare le comunicazioni / RadarNebbia e generazione cloud
- Disabilitare / Distruggere risorse spaziali- Aumentare occultamento
Nebbia e rimozione cloudNebbia e rimozione cloud
- Nega occultamento- Mantenere Operazioni Airfield
- Aumentare la vulnerabilità alla PGM / Recce- Migliorare l'efficacia PGM
Rileva Attività Meteo ostileDifendersi dalle funzionalità Enemy

Le tecnologie attuali che matureranno nei prossimi 30 anni offrirà chiunque abbia le risorse necessarie la capacità di modificare i modelli climatici ei loro effetti corrispondenti, almeno su scala locale. Le attuali tendenze demografiche, economiche, ambientali e creeranno tensioni globali che fornirà l'impulso necessario per molti paesi o gruppi di trasformare questa capacità di modificazione del clima in una capacità:


STRANO BUCO IN PROSSIMITA' DELLA BASE NATO DI AVIANO:
http://meteoterremoti.altervista.org/terremoti/previsioni/buco/buco-sulle-nuvole.htm
BUCHI IN TUTTO IL MONDO:
http://www.youtube.com/watch?v=hj_YVHCkkGA
PROGETTO HAARP:
http://www.youtube.com/watch?v=Qqi-opSXB30&feature=fvsr
LA GUERRA DEL CLIMA:
http://www.tanker-enemy.tv/la-guerra-climatica.htm
IL PENTAGONO DI QUIRRA:
http://www.youtube.com/watch?v=t16cftu4cr8&feature=channel_video_title
IL CASO CHERNOBYL:
http://www.tanker-enemy.tv/il-caso-chernobyl.htm
PROGETTO PIOGGIA:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=14&id=32347
GAZZETTA DEL MEZZOGGIORNO:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=129536&IDCategotia=
PIANO DETTAGLIATO ITALIA-USA SUL CLIMA:
http://www.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima
E' più di mezzo secolo che l'uomo cerca di modificare il clima e la natura per interessi  economici, politici, militari.
PER COSA?
POTERE!!!
NOI SEMPRE E COMUNQUE LE VITTIME!!!
Ecco una lista non completa di quello che è accaduto in Italia negli ultimi 50 anni.
Lascio a voi il resto della ricerca:
-  Il 22 ottobre 1951 un'alluvione colpisce la Calabria meridionale: 100 morti; 
- Il 14 novembre 1951 il Po rompe gli argini e allaga due terzi della provincia di Rovigo (Polesine) provocando 89 morti; 
- Il 9 ottobre 1963 il paese di Longarone viene cancellato dall'acqua uscita da un bacino artificiale invaso da una frana (diga del Vajont): muoiono 1800 persone. 
- Il 4 novembre 1966 poco dopo le 3.00 del mattino, le acque dell'Arno invadono la città di Firenze provocando 35 vittime; 
- Nel novembre 1968 un'alluvione colpisce il Biellese e l'Astigiano provocando 72 morti; 
- Nel 1970 a Genova si hanno 25 morti a causa di un'alluvione;
- Il 19 luglio 1985 una diga cede in Val di Fiemme e oltre 300.000 metri cubici di acqua inghiottono i comuni di Stava e Prestavel con un bilancio di 360 morti; 
- Il 18 luglio 1987, dopo 3 giorni di pioggia, l'Adda travolge 60 comuni. Morignone e S.Antonio vengono cancellati dalla frana del monte Coppetto. Circa 1500 i senzatetto e 53 morti;
- Il 2 settembre 1992 si hanno altri  2 morti a Genova
- Il 6 novembre 1994 si verifica un'alluvione in Piemonte causando 70 vittime e circa 40.000 miliardi di danni.
- Il 5 maggio 1997 una frana con relativa alluvione  si verifica in Campania: coinvolti i paesi di Sarno e Quindici:
http://youtu.be/3-GgRq3j7Hk
-Il 9 Settembre del 2000 ci fu la tragica alluvione a Soverato, in Calabria, ove venne spazzato via un intero campeggio. Le vittime furono 12:
http://www.youtube.com/watch?v=H216UCCb_HY

-il 13 e il 16 di Ottobre 2000, il Piemonte fu investito da piogge torrenziali che che ingrossarono a dismisura il Po e vari affluenti, coinvolgendo anche la Valle d'Aosta, la Liguria e la Lombardia. Ci furono 23 vittime, 11 dispersi e 40 mila sfollati:
http://www.youtube.com/watch?v=WR_IRh1_QBM&feature=related
-Il 23 Settembre 2003 fu la volta di Carrara, in Toscana. Si trattò di un violentissimo nubifragio, che causò 2 vittime:
http://www.youtube.com/watch?v=6AHHf96vgdI

20 ottobre 2007 Catania:
http://www.youtube.com/watch?v=CNV0AaVXH8g&feature=related

6-7  Ottobre 2007 Tortoreto (TE):
http://www.youtube.com/watch?v=KJc0uYoZkas&feature=results_main&playnext=1&list=PL3C97BF23E2E7228B
-Il 29 Maggio 2008 le piogge torrenziali causarono una colata di detriti nell'alveo del Rio Cassarot, presso Villar Pelice in Provincia di Torino. La colata investì la Borgata Garin, spazzando via un'abitazione e danneggiandone altre 3. Le vittime furono 4.

-Il 22 0ttobre 2008  un violento nubifragio  colpisce Cagliari e Hinterland:
http://youtu.be/iBjni2ysPak
http://www.youtube.com/watch?v=iBjni2ysPak&feature=youtu.b

il  20-28 0ttobre 2008/10-11 DICEMBRE alluvione  a Roma, 1 morto:
http://www.youtube.com/watch?v=KrI2VKh_13o&feature=fvst

-Il 6 Febbraio 2009 alluvione a Livorno:
 http://www.youtube.com/watch?v=f-SuZLag5JU&feature=related
-Il 18 Luglio del 2009 fu la volta del Veneto. Nel Bellunese, precisamente presso Cancia, nel comune di Borca di Cadore, e nei paesi di Valesella, San Vito di Cadore, e Acquabona, uno smottamento di circa 60 mila metri cubi coinvolse un versante del Monte Antelao e la frana si riversò a valle. Le vittime furono 2:
http://www.youtube.com/watch?v=tbL9A7hUQmE

-Il 24  Settembre 2009  alluvione a  Olbia:


 -Il 1 Ottobre  2009  la tragedia del Messinese: la frazioni Giampilieri, Altolia e Briga Superiore - nel Comune di Scaletta Zanclea - furono investite da una serie di frane che provocarono la morte di 36 persone:
http://youtu.be/AwN6nOakIE4
-Il 2010. Il 9 Settembre ci fu l'alluvione ad Atrani, in Provincia di Salerno. L'esondazione del torrente Dragone provoca la morte di una persona, oltre ad ingenti danni anche nei Comuni di Scala, Ravello e Tramonti:
http://www.youtube.com/watch?v=S8wwJbS5Ngg

 Il 4 Ottobre 2010 fu la volta della Liguria: Genova, Varazze e Cogoleto. Caddero 400 mm nelle alture di Genova, che provocarono l'esondazione del torrente Chiaravagna. Ci fu una vittima. A poco meno di un mese di distanza:
http://www.youtube.com/watch?v=thrlzDt39sA

 1-2 Novembre, gran parte del Veneto fu colpita da un evento alluvionale eccezionale: nel solo Vicentino caddero 540 mm in sole 24 ore. Le vittime, fortunatamente, furono solamente 2 ma circa 500 mila persone furono coinvolte in qualche modo dall'evento e 200 mila capi di bestiame persero la vita.
http://www.youtube.com/watch?v=JIESJeGk-lg&feature=related

-Il 1 Novembre 2010 alluvione a Carrara E Vicenza:
http://www.youtube.com/watch?v=mhz5m1CistQ&feature=related

-Il 3 Marzo 2011, qualche mese fa, toccò alle Marche e alla Romagna. Ci fu l'esondazione, o la piena, dei fiumi Vomano, Tronto, Ete, Chienti, Fiastra, Esino, Misa e altri corsi d'acqua minori. La frazione di Casette d'Ete, nel comune di Sant'Elpidio a Mare, è la più colpita. Le vittime furono 5:
http://www.youtube.com/watch?v=TpOQlX0KwnY&feature=related

-3 marzo 2011 Metapontino:
http://www.youtube.com/watch?v=I-K_CSuKSio


-20 Ottobre 2011  alluvione Roma,2 morti:
http://www.youtube.com/watch?v=qH9A55loAWM&feature=related

-25 ottobre 2011  Val di Vara, Cinque Terre, Lunigiana,Spezia , Massa Carrara:
http://www.youtube.com/watch?v=VIxYTC1u6GM
http://www.youtube.com/watch?v=9NZvOiAeXw4


lunedì 20 giugno 2011

Continuiamo...

Rieccomi!!!
Dopo un periodo della mia vita non molto piacevole...mi riaffaccio prepotentemente.Il mio obbiettivo principale è denunciare il grande insabbiamento mediatico-istituzionale, tutto ciò che è male contro l'uomo e la natura...
Compatibilmente con la mia salute, combatterò con tenacia e amore per la vita.
Invito voi tutti !!!
Uniamoci!!!Facciamo sentire la nostra voce!!!
Un'abbraccio.
Ivana Mannino

giovedì 31 marzo 2011

Crimini di guerra a colpi di cataclismi (Carlo Stracquadaneo, "Analisi Difesa", mensile di politica e analisi militare )

6 Febbraio - Nel 1991, grazie alla “Glasnost”, fu svelato un programma di ricerca militare avviato dall’Unione Sovietica tra gli anni sessanta e settanta, destinato a provocare terremoti artificiali, causati mediante esplosioni nucleari sotterranee da sfruttare come arma di attacco preventivo, prima di un attacco convenzionale. Si trattava del programma “Kontinent”, i cui esperimenti sono forse stati la causa di numerosi terremoti registrati negli Urali in quel decennio, di cui si ricorda quello del nono grado della scala Richter, che rase al suolo la città di Gasli. Per capire l’intensità di quel terremoto, anche il sisma sottomarino della notte del 25 dicembre scorso, registrato nell’Oceano Indiano, fu del IX/Richter, causando le onde Tsunami del più grande cataclisma che l’umanità ricordi.
L’enorme numero di vittime, il devastante impatto sull’economia e sulla società dei paesi colpiti, fa ricordare che in passato vennero studiate tecniche per provocare cataclismi artificiali e di conseguenza, fa pensare alle preoccupazioni internazionali per mettere al bando le tecniche di modificazione dell’ambiente “per uso militare o per qualsiasi altro uso ostile” di cui è garante la Convenzione “Enmod” adottata a Ginevra il 18 maggio 1977. Cercando tra le notizie riguardanti le modificazioni dell’ambiente, ho appreso che nel mese di luglio del 1975, il direttore del Centro di Ricerche geografiche del Messico, aveva accusato il governo degli U.S.A. dichiarando che gli scienziati americani, il precedente ottobre, con l’uso di ioduro d’argento, avevano deviato il corso dell’uragano Fifì allo scopo di risparmiare la Florida che era allora in piena stagione turistica.

L’uragano Fifì aveva quindi investito l’Honduras uccidendo diecimila persone. L’intervento dell’uomo nel campo della modificazione artificiale del tempo atmosferico e degli equilibri che regolano le forze della fisica terrestre va compiendo progressivi sviluppi rivolti a beneficio dell’umanità, ma le relative tecniche di applicazione, se impiegate senza il controllo di un organismo internazionale, possono condurre a conseguenze conflittuali fra i Paesi sui quali tali modificazioni ambientali si verificano. L’interesse militare per un loro possibile impiego operativo bellico è certamente vivo. Il carattere di conflittualità e il possibile impiego di manipolazioni meteorologiche e geofisiche in campo militare sono stati chiaramente messi in evidenza dal dossier redatto nell’ottobre 2003 per il Pentagono dai climatologi Schwartz e Randall, la cui commessa è costata 100mila dollari (si veda: “Climi di guerra” C. Stracquadaneo - Analisi Difesa n. 46, giugno 2004).
Le preoccupazioni internazionali verificatesi in questi ultimi anni, non sembrano stimolare una reazione ampia e determinata nella nostra società; fortunatamente non così nel mese di giugno 1975, quando le maggiori agenzie internazionali di stampa diedero ampia diffusione ad alcuni comunicati provenienti da Washington, Ginevra e Mosca che parlavano dell’esistenza di una nuova “Superarma”, presto identificata come “Arma meteorologica”, oggetto di negoziati al vertice fra le due più grandi potenze mondiali del tempo: Usa e URSS.

Dopo trenta anni dalla firma della Convenzione “Enmod”, sarebbe necessaria l’adozione di un protocollo aggiuntivo alla “Enmod” e di conseguenza la messa al bando dell’uso e di tutte le possibilità attuali e future dello sviluppo di apparati, che potrebbero trasformarsi in vere e proprie armi meteorologiche e geofisiche. Una simile iniziativa dovrebbe essere portata all’ordine del giorno da nazioni come l’Italia, che hanno aderito al Protocollo di Kyoto e alla Corte Penale Internazionale per la repressione dei crimini di guerra e contro l’umanità. In un testo del 1983 dal titolo “Guerre non convenzionali” - una volta riservatissimo poiché redatto per la Scuola di Guerra dell’Armata Rossa - si legge un capitolo: “Scatenamento di terremoti e maremoti”. La sua lettura è agghiacciante, viene spiegata la possibilità di scatenare un grosso sisma nella faglia di San Andreas, per mezzo di esplosioni convenientemente effettuate nel Mar della Cina e nel Mar delle Filippine. Quel testo, preconizzava agli studenti un attacco indiretto agli Usa e la distruzione, con tale sistema, delle importanti città di Los Angeles e San Francisco. Nello stesso libro si parla della possibilità di provocare artificialmente onde Tsunami mediante una serie di esplosioni nucleari sottomarine convenientemente pianificate, per causare lo scivolamento di enormi masse di sedimenti e rocce.
Purtroppo, in Russia gli esperimenti di geofisica non terminarono con la fine della Guerra Fredda e continuarono anche nella Repubblica post-sovietica. Secondo quanto dichiarato dallo scienziato Giancarlo Bove, “abbandonati i test nucleari sotterranei, diventati ormai pericolosi per l’impatto ambientale e l’inquinamento provocato dalle esplosioni, i responsabili scientifici e militari si orientarono verso la TeleGeoDinamica e i sistemi d’arma a energia diretta EM (electronic pulse weapon) per concludersi definitivamente nel 1996”.

Durante il bipolarismo Est-Ovest entrambi i contendenti dedicarono consistenti risorse allo sviluppo di tecniche di modificazione dell’ambiente naturale o addirittura operazioni militari con l’uso diretto di forze della natura, ma è doveroso chiedersi a che punto siano giunti oggi quegli studi e quali Stati siano attualmente in possesso di tecnologie per guerre ambientali. Esistono dunque possibilità reali di condurre guerre meteorologiche e geofisiche. Le possibilità di azione sono certe; non si sa quale sia oggi l’intensità e l’ampiezza di tale operatività, ma basti considerare che negli anni settanta i progressi realizzati erano già giunti allo “stadio tattico”. Certamente il maremoto del 26 dicembre non è addebitabile ad azioni umane, ma lo scenario dello Tsunami deve farci comprendere che ogni azione strategica sul clima ed ogni scatenamento di catastrofi geofisiche, possono destare molte preoccupazioni sulle possibili conseguenze in un campo così sensibile per l’umanità.
Ecco perché si impone la necessità di un trattato, in seno all’ONU, che vieti non solo le operazioni militari che abbiano un impatto “durevole esteso e grave” sull’ambiente naturale o che si prefiggano di modificarlo per scopi ostili, ma è necessario un divieto assoluto, che interdica tutte le azioni di intervento artificiale sull’ambiente, che non siano confacenti con il benessere e la salute dell’uomo. I tempi sono ormai maturi per una norma internazionale che regoli le applicazioni pacifiche in questo settore e garantisca che le sue potenzialità vengano rese note e sviluppate esclusivamente per il massimo beneficio dell’umanità. Interventi artificiali sull’equilibrio delle forze che regolano la fisica terrestre, dirottando la furia dei cicloni tropicali per salvaguardare il proprio territorio o modificazioni del tempo atmosferico, incrementando le precipitazioni su territori deliberatamente scelti, potrebbero portare benefici enormi all’umanità, ma esistono problemi di diritto internazionale che potrebbero nascere a causa delle potenzialità conflittuali nelle operazioni di impiego di queste tecniche e problemi sull’uso di esse come arma bellica, con conseguenze distruttive imprevedibili e non più tollerabili. 

lunedì 10 gennaio 2011

La ricerca HAARP

Notizie di repertorio:
Tra le notizie di novembre non passate tra i mainstream media fa scalpore il resoconto ufficiale di Continental Electronics Corp. che ha orgogliosamente annunciato di aver consegnato in anticipo con i tempi 132 trasmettitori ultra-low-noise all'appaltore del governo americano BAE Systems per usarlo nel programma HAARP High-Frequency Active Auroral Research Program.
Secondo Continental, il governo federale sta costruendo uno strumento per condurre ricerche nell'alta atmosfera e in quella solare-terrestre attraverso un trasmettitore phased array. L'obiettivo è approfondire la conoscenza della ionosfera, zona dell'atmosfera terrestre contenente cariche elettriche positive e negative denominate ioni che possono essere modulate con i segnali radio.

Mentre alcuni la chiamano ricerca, altri preferiscono chiamarla una nuova classe di armi. Secondo i Dottori Nick Begich e Jeane Manning, la Marina e l'Air Force Americane hanno lavorato insieme all'Università dell'Alaska, per costruire un prototipo di sistema di armi per "guerre stellari" situato nei boschi remoti dell'Alaska.

Begich e Manning credono che HAARP colpirà l'alta atmosfera con un raggio elettromagnetico focalizzato e mobile, una sorta di "radiatore ionosferico" avanzato. La ionosfera è in pratica quella che ci protegge dai raggi solari e rimbalza indietro anche le onde radio in modo che possiamo inviare segnali in tutto il pianeta.

Che cos'è HAARP?
In parole povere, l'apparato di HAARP è l'inverso di un radio telescopio; le antenne inviano segnali invece di riceverli. HAARP è un test attivo per lo sviluppo di una tecnologia basata sulle onde radio che rialza aree della ionosfera colpendole con un raggio e riscandandole. Le onde elettromagnetiche poi rimbalzano indietro sulla terra penetrando qualsiasi cosa vivente o non.

Questo meccanismo consiste in una raccolta di antenne, disposte in una griglia controllata da un computer, conosciuta come "phased array" che può inviare segnali radio in una specifica direzione senza dover girare le antenne.

Il phased array in HAARP non è un radar, ma utilizza alcune delle stesse estremamente alte frequenze per indirizzare un potente raggio radio in uno specifico luogo all'interno della ionosfera.

Il Programma HAARP è gestito insieme dalla US Air Force e dalla US Navy, e ha base in Gakona, Alaska. E' progettato per "capire, simulare e controllare processi ionosferici che potrebbero alterare le performance dei sistemi di comunicazione e di sorveglianza." Il sistema HAARP intende irradiare 3.6 Gigawatts di energia radio ad alta frequenza all'interno della ionosfera per:

1.Generare ELF, onde a frequenza estremamente bassa per comunicare con i sottomarini.

2.Condurre indagini geofisiche per identificare e caratterizzare processi ionosferici naturali in modo da sviluppare tecniche in grado di mitigarli e controllarli.

3.Generare lenti ionosferiche per focalizzare in un punto una grande quantità di energia ad alta frequenza per scopi militari di difesa.

4.Accelererare gli elettroni per gli infrarossi (IR) ed altre emissioni ottiche che potrebbero essere usate per controllare la propagazione delle onde radio

5.Generare ionizzazione allineata al campo geomagnetico per controllare le proprietà di riflesso e dispersione delle onde radio.

6.Usare riscaldamento obliquo per produrre effetti sulla propagazione delle onde radio a scopo militare.

Come è iniziato tutto?
L' americano, originario della Serbia Nikola Tesla, nato alla fine del 1800 scopri o inventò la radio, la luce neon, la corrente alternata, i raggi particle, e si pensa fosse coinvolto nella costruzione del primo progetto UFO equipaggiato a energia solare. Tesla ha immaginato come "organizzare" l'abbondante elettricità generata dalla rotazione terrestre. E' la stessa elettricità che causa i lampi.

Tesla è conosciuto per aver sviluppato dei modi per utilizzare "l'Elettromagnetica Scalare" che può essere usata per scopi buoni o cattivi. Tra le molte invenzioni c'è stata quella della macchina dei "terremoti". Egli è stato in grado di regolare le variazioni che dipendono dalla frequenza usata e dalla velocità delle oscillazioni. Affermò che "un piccolo tremore o un'enorme catastrofe" può essere prodotta dalla semplice "pressione di un bottone".

Questa tecnologia ispirata da Tesla era quella che doveva diventare la SDI, US Strategic Defence Initiative, o sistema di guerre stellari, resa popolare dall'amministrazione Reagan negli anni 80'.

Tesla stesso aveva parlato di possibili applicazioni militari in un articolo del New York Times l'8 dicembre del 1915 nel quale afferma che "E' possibile praticamente trasmettere l'energia elettrica senza fili e produrre effetti distruttivi a distanza. Ho già costruito un trasmettitore wireless che lo rende possibile"

Il mistero circonda i contratti originali per costruire il complesso HAARP in Alaska, a partire dai brevetti originalmente presentati da Tesla, inclusa quella per la trasmissione di potenza senza fili, ottenendo esplosioni nucleari senza radiazioni e metodi per alterare una regione dell'atmosfera terrestre. Ci sono un totale di 12 brevetti. La tecnologia HAARP appartiene attualmente alla divisione E-Systems di Raytheon, brevetto numero 4,686,605, appartenuta originalmente ad ARCO Power Technologies ma venduta a E-Systems - ora appartenuta da Raytheon.

Molti di questi brevetti furono inventati da un ingegnere chiamato Bernard J.Eastlund di una piccola compagnia chiamata APTI. Eastlund inizio a pensare a come poter utilizzare questi miliardi di watt di potenza e concepì il più grande "radiatore ionosferico".
Manipolando la ionosfera i militari hanno realizzato di poter controllare le comunicazioni globali. Le radio nemiche e i satelliti potrebbero divenire inutilizzabili.

Nell'aprile del 1995 Begich scoprì i brevetti connessi ad APTI. Alcuni d questi brevetti APTI erano per un sistema wireless per inviare potenza elettrica. Si dice nel brevetto che la tecnologia può completamente confondere e distruggere i sistemi sofisticati di guida dei missili e degli aerei. Questa capacità di irradiare grandi aree di terra con onde elettromagnetiche di varie frequenze e controllarle rende possibile far cadere tutte le comunicazioni via mare, aria e terra.

Il brevetto affermava:

"Non solo è possibile interferire con comunicazioni di terze parti ma si può trarre vantaggio di uno o più i questi raggi per portare avanti un network di comunicazioni anche se le comunicazioni nel resto del mondo erano distrutte. In altre parole, quello che è usato per distruggere le comunicazioni degli altri, poteva essere impiegato come network di comunicazioni. Grandi regioni dell'atmosfera ootrebbero essere alzate ad un'altitudine inaspettate in modo che i missili subissero un deviazione nella rotta e si distruggessero."

E si andava avanti:
"Modifiche del tempo atmosferico sono possibili, ad esempio, alterando l'alta atmosfera."

Dobbiamo preoccuparci ?

Negli anni recenti, siamo stati testimoni di molti disastri naturali, che non abbiamo mai visto prima. Nel 2002, l'Europa fu devastata da pioggie torrenziali, l'Asia è stata poi devastata da terremoti e tsunami. Lo scienziato Paul Schaefer del Kansas City disse: "Si potrebbe comparare lo stato energetico anormale della Terra e della sua atmosfera ad una batteria di una macchina che è stata sovraccaricata.. come se l'energia tentasse di trovare un posto dove scaricarsi"

In una seconda analogia Schaefer dice "A meno che non desideriamo la morte del nostro pianeta, dobbiamo finire di produrre particelle instabili che stanno generando la febbre della Terra. Una priorità per prevenire questo disastro sarebbe fermare le centrali ad energia nucleare, la fine dei test delle armi atomiche, warfare elettroniche e 'Guerre Stellari'."

Il libro dei Dottori Begich e Jeanne Manning "Angels Don't Play This HAARP: Advances in Tesla Technology" presenta chiaramente il piano dei militari per manipolare quello che appartiene al mondo, -- la ionosfera.
Al momento, la tecnologia HAARP è sotto l'occhio vigile di molti scienziati da tutto il mondo e questo ci fa dire "Ma ci possiamo davvero prendere il rischio di manomettere qualcosa che non conosciamo e che appartiene a tutta la vita, non solo umana ?"

A voi e a me il compito di domandare quello che sta realmente accadendo con HAARP, e il compito di approfondire se i soldi che vengono spesi per questo progetto sono o no ben spesi.

venerdì 3 dicembre 2010

HAARP

Il cervello emette onde che, nello stato di veglia, funzionano all'incirca tra 13 e 33 hertz (onde Beta) o che durante lo stato di meditazione profonda variano tra 3 e 7 hertz. Le onde Alfa (7-12 hertz) si sprigionano nel dormiveglia o in una condizione meditativa leggera. Infine vi sono le onde Gamma (34-60 hertz) che sono preposte a collegare tempo e spazio a livello neuronale e ad interrelare la realtà in quanto interpretazione complessiva (memoria e coscienza). L'uomo è il prodotto di un'interferenza d'onda generata tra il suo campo elettrodinamico e la risonanza di cavità Schumann. Il cervello umano è un complicatissimo congegno ricetrasmittente. Ne consegue che le turbolenze geomagnetiche causate da H.A.A.R.P. e dall'innalzamento della temperatura terrestre (provocato anche dalle scie chimiche, n.d.r.), provocano disturbi mentali e del comportamento. L'elettrosmog potrebbe oggi causare cambiamenti evolutivi incontrollabili e distruggere alcune specie viventi nonché scatenare attacchi cardiaci, tentativi di suicidio, crimini efferati...
La cassa di risonanza Terra-Ionosfera subisce delle modulazioni naturali derivanti dalle macchie solari, dal ciclo lunare, dalle maree che variano lo spessore risonante della biosfera. Progetti come H.A.A.R.P., che riscaldano o eliminano la ionosfera, costituiscono potenzialmente una minaccia di proporzioni catastrofiche per gli equilibri armonici degli esseri viventi e del pianeta.L'innalzamento della risonanza Schumann deriva da immissioni di reti elettromagnetiche artificiali e di cluorofluorocarburi che stanno distruggendo l'ecosistema vibrazionale terrestre. Nulla a che vedere dunque con la ventilata elevazione della coscienza planetaria.
[...] Già nel 1915 Nikola Tesla rilasciò un'intervista al New York Times in cui affermò che era possibile alterare la ionosfera. Variando le frequenze in gioco ed i tempi di esposizione, si possono ottenere i seguenti risultati:
- influire in maniera drastica sul tempo atmosferico;
- provocare terremoti;
- interferire con le onde cerebrali di uomini ed animali;
- generare esplosioni nucleari senza ricaduta radioattiva;
- eseguire la tomografia della Terra;
- irradiare calore persino in bunker situati a grandi profondità;
- eliminare le comunicazioni su aree specifiche vaste, mantenendo quelle militari.
La ionosfera è simile ad una sottile pelle protettiva contro le particelle ad alta energia che viaggiano verso la Terra dal Sole. Dan Eden ricorda che persino un buco temporaneo o uno strappo in questo campo ionizzato potrebbe produrre delle mutazioni genetiche e persino la morte. Alcuni scienziati temono pure che la ionosfera potrebbe collassare per uno squilibrio elettrico.
[...] Siamo perciò di fronte ad una delle armi geofisiche il cui potere devastante non ha confini e che è in grado di produrre alluvioni o siccità, esplosioni radianti a qualsiasi altitudine e sotto la crosta terrestre, provocando terremoti di qualsiasi entità.
HAARP http://www.haarp.alaska.edu/ non serve  solo per investigare la ionosfera come ci vogliono far credere:

H.A.A.R.P. colpisce la Luna


12 luglio 2009
Pubblichiamo una notizia relativa ad onde radio trasmesse dal gigantesco apparato di antenne con sede in Alaska, onde che hanno colpito e scandagliato il sottosuolo selenico.
Le antenne di H.A.A.R.P. possono trasmettere impulsi radio verso la ionosfera e verso terra, bersagliando anche singoli individui con precisione. Il sistema può mantenere sotto controllo con affidabilità il tempo meteorologico su precise zone del pianeta e può costituire un efficiente sistema di radiocomunicazione anche in caso di esplosioni nucleari che provocano un impulso elettromagnetico che manda in tilt le comunicazioni radio ordinarie.
Dal punto di vista difensivo, potrebbe fare a pezzi un U.F.O. o uno Identified alien craft (veicolo riconosciuto di provenienza extraterrestre) oppure un aereo militare o un aereo civile che si trovi a passare in una certa zona dell’atmosfera terrestre. Naturalmente si potrebbero ottenere simili effetti anche con apparecchiature più piccole, inoltre tali effetti possono essere rivolti sia al bene sia al male.
Gli effetti negativi hanno come limite solo la fantasia delle menti malate, che non sono difficili a trovarsi in certi apparati semiufficiali e nei servizi segreti.
Variando le frequenze in gioco ed i tempi di esposizione si possono ottenere i seguenti risultati:
- terremoti e maremoti;
- provocare il cancro in una persona singola, senza danneggiare quelle che gli stanno intorno;
- indurre su una singola persona forme di allucinazioni il cui contenuto può essere determinato nei dettagli;
- generare fulmini diretti su un punto particolare del globo;
- impedire le comunicazioni o il funzionamento di apparecchiature elettriche in qualsiasi parte del globo;
- uccidere a distanza.
H.A.A.R.P. colpisce la luna con onde radio
Gli scienziati rilevano un'eco di onde radar provenienti dalla Luna
Un gruppo di scienziati del Naval research laboratory di Kirtland (New Mexico) e dell'Università del New Mexico hanno rilevato un'eco radar a bassissima frequenza proveniente dalla Luna tramite una speciale strumentazione.
Nell'ambito dell'esperimento, H.A.A.R.P., gestito da aviazione e marina statunitensi, ha diretto onde radio molto potenti verso la Luna. Il segnale riverberato, indebolito a causa della distanza, è stato rilevato dalle antenne nel New Mexico.
Il Dottor Paul Rodriguez (NRL), che ha concepito l'esperimento, spiega: “L'analisi dell'eco fornisce informazioni sulle proprietà del sottosuolo lunare, poiché le onde a bassa frequenza si propagano in profondità sotto la superficie della luna. E' simile ad un sonar, con la differenza che noi usiamo onde elettromagnetiche e non sonore. L'esperimento ci consente pure di studiare l'interazione dell'eco con la ionosfera lungo il suo percorso di ritorno”.
Durante l'esperimento, che è stato compiuto il 28 e 29 ottobre del 2007, i segnali sono stati di 7,4075 e di 9,4075 MHZ. Entrambi i segnali sono stati registrati con antenne costruite per il LWA, un radio interferometro installato a Socorro (New Mexico) per lo studio della fisica e dell'astrofisica dello spazio.
Il Dottor Namir Kassim osserva: “Una degli scopi conseguiti con successo è stato dimostrare che LWA può funzionare con impianti come H.A.A.R.P.”.
H.A.A.R.P. è stato usato alla massima potenza, circa 3.6 MW. Sono stati trasmessi impulsi per un lasso di tempo di due ore per due giorni. L'eco è giunto con 2,4 secondi di ritardo ed è stato immediatamente riconosciuto, consentendo agli scienziati di distinguere il segnale proveniente dal satellite da quello irradiato da H.A.A.R.P.
Articolo originale commentato dai lettori
Autore: Zret
Fonti: tankerenemy.com - Scie Chimiche (Chemtrails) - TANKER ENEMY T


giovedì 18 novembre 2010

Chi gioca con il clima...?

QUANDO FAR PIOVERE DIVENTA UN PROBLEMA!
DEL TIPO NON SEMPRE IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI!!!
Chi di noi non si è accorto che in questi ultimi anni le precipitazioni sono aumentate?
Chi di noi  non ha pensato " si ma piove troppo?"

UN SISTEMA CHE HA PIU' DI 50 ANNI - Il meccanismo è utilizzato dal 1946, quando uno scienziato americano, Schaefer , disegnò nel cielo l'iniziale del suo nome, seminando ghiaccio sul cielo di New York. Da allora in tutti i paesi del mondo sono stati sviluppati programmi di inseminazione delle nuvole, con risultati tali da porre questa tecnica tra le più consigliate dall'OMM. In Israele, in particolare, un programma operativo è in vigore dal 1961, gestito dalla EMS, società controllata dal Mekorot, la Compagnia nazionale delle acque. La stessa Lega Araba ammette che il sistema funziona: da un lato non avendo mai chiesto agli israeliani di interrompere il servizio per il timore di un "furto d'acqua", dall'altro riconoscendo che anche in Giordania e Siria si sono sentiti gli effetti positivi delle semine. E proprio dagli israeliani i tecnici italiani hanno ripreso tecniche e sistemi, sviluppandoli fino a superare i maestri, sembra. Anche se, come sempre, pare che nessuno possa essere profeta in patria.
Massimo Bartolelli
Presidente della Tecnagro, il professor Bartolelli non si nasconde certo dietro le parole. «Tutto è fermo dal '96 in poi, anche se nella legge Galli era chiaramente indicata questa tecnica come fondamentale per contribuire alla soluzione dei problemi idrici del sud d'Italia, dove l'agricoltura perde ogni anno migliaia di miliardi di lire a causa dello stress idrico. Non dico che la stimolazione della pioggia possa risolvere completamente il problema, ma è certo che ogni anno può far risparmiare almeno alcune centinaia di miliardi di lire. I rilevamenti fatti sulle nostre attività in Puglia, Sicilia e Sardegna indicano un aumento certo della piovosità: quasi quattro volte più pioggia nelle aree trattate rispetto a quello di controllo. Eppure, nel 1996 il governo ci ha tagliato anche i pochi fondi che ci aveva messo a disposizione per la sperimentazione iniziata nel 1985: stato e regioni avevano contribuito con circa dieci miliardi di lire, noi con quasi sette. Fortunatamente ora il nuovo ministro sembra deciso a farci ripartire. Peccato che adesso si debba praticamente ricominciare da capo, ricostruendo lo staff di tecnici e piloti e riadattando le tre basi di Bari, Trapani e Alghero, chiuse da anni. Le spese? Diciamo che un centro come quello di Bari costa 6-7 miliardi per essere messo in piedi con strutture in grado di funzionare per 12-15 anni: le spese di gestione si aggirano sui 4-5 miliardi l'anno. Di lire, naturalmente, non di euro».
- E se qualcuno, magari, volesse accusarlo di pensare soltanto al Sud (anche se di questi tempi la siccità sembra colpire di più a settentrione), Bartolelli ribatte con gli studi e gli esperimenti fatti per risolvere un altro annoso problema, questa volta del nord: la nebbia. Sì, perchè sembra proprio che, stavolta studiando i russi, gli uomini della Tecnagro abbiano sviluppato un sistema per diradare quanto meno quella fredda, cioè la più pericolosa e diffusa. «I russi - racconta Bartolelli - lo consideravano un segreto militare. Dopo la caduta del muro ci hanno detto tutto. Azoto liquido: quando apri una bombola quello istantaneamente se esce fuori, passando da meno 200 gradi alla temperatura ambiente, sottraendo calore dai dintorni. In questo modo le goccioline di nebbia si raffreddano e cadono, sgomberando in un attimo la vista . Loro la usano da anni all'aeroporto di Mosca, al costo di 80 mila lire al giorno. Noi abbiamo provato a Parma e funziona perfettamente. Volevamo sviluppare un sistema per le zone più a rischio delle autostrade, ma non c'è un cane che ci voglia aiutare. A parole tutti pronti, ma nei fatti... E dire che qui si tratterebbe non di un risparmio economico per il sistema aeroportuale, ma di un risparmio di vite umane».
DIRADARE LA NEBBIA
 articolo di Marco Del Freo.

Una mia conclusione:
Non è che il progetto della Tecnagro sia stato accantonato per qualcosa di più grande?
Di qualcosa  tecnologicamente più avanzato?
Del tipo: